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Il Sindacato dei Cittadini C.S.T. Modena e Reggio Emilia

CGIL e UIL a sostegno delle vertenze contro il Job act e rinnovi contrattuali

Data di pubblicazione: 20/06/2015 10:00

RINNOVI CONTRATTUALI E VERTENZE CONTRO IL JOBS ACT A MODENA, RISPOSTA CGIL-UIL AL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA

Sulla vicenda degli scioperi in alcune aziende modenesi legati al rinnovo dei contratti aziendali e alla richiesta dei lavoratori di eliminare gli effetti introdotti dal Jobs Act, va ricordato a Confindustria che il problema non riguarda una singola categoria, quella dei metalmeccanici, ma trattandosi di una legge dello Stato, la generalità dei lavoratori e quindi aziende di tutti i settori.
Ci ha già pensato il Jobs Act, che non è affatto una buona legge e che contiene elementi anche dannosi e regressivi, a comprimere i diritti dei lavoratori.

Sul Jobs Act abbiamo opinioni diverse: secondo Caiumi e secondo Confindustria si tratterebbe di una buona legge che contiene elementi innovativi. Noi, al contrario, riteniamo che nelle nuove norme ci siano elementi dannosi che riportano pericolosamente indietro le lancette del Diritto del Lavoro e della tutela dei lavoratori.

E’ così per il Contratto a Tutele Crescenti, ingannevole già nel nome visto che non ci sono tutele che crescono, ma soldi (pochi per la verità) che aumentano in base all’anzianità lavorativa corrisposti al lavoratore in caso di licenziamento.

E’ così per la possibilità che le aziende avranno di demansionare il lavoratore in qualunque momento e senza alcuna garanzia.

Ed è così infine per l’introduzione del vergognoso controllo a distanza dei lavoratori attraverso gli strumenti di lavoro e senza dover passare da accordi aziendali o autorizzazioni dell’Ispettorato del Lavoro.

Ecco, proprio per questi motivi vogliamo dire a Caiumi che non c’è bisogno di sottolineare che “nessuno ha mai pensato di comprimere i diritti dei lavoratori e né vuole farlo”: a comprimere i diritti di chi lavora ci ha già pensato il Governo con questa legge sbagliata e dannosa.

Le difficoltà di questi ultimi anni non possono diventare un pretesto, per i governi e per il sistema delle imprese, per scaricare il peso della crisi sui lavoratori riducendo il perimetro dei diritti e delle tutele.

Ed è per questo che, anche come confederazioni, siamo impegnati a sostenere tutti  i percorsi volti a contrastarne gli effetti più negativi e pericolosi con lo strumento più importante ed efficace che abbiamo sul territorio: la contrattazione aziendale.
La stessa contrattazione che, proprio su questo territorio, ha creato nel tempo un sistema di relazioni sindacali capace di garantire alle aziende le condizioni per essere solidamente competitive e ai lavoratori un importante livello di qualità del lavoro.
Proprio questo mix di diritti e di capacità ha garantito la tenuta del nostro sistema. Chiediamo a Confindustria e alle imprese di riaprire le trattative.

Tania Scacchetti segretario Cgil Modena
Luigi Tollari, segretario Uil Modena