COOP. SOC GSA, APPALTO HESPERIA HOSPITAL, LE LAVORATRICI SULL’ORLO DEL BURNOUT
Data di pubblicazione: 11/10/2022 12:00Le 33 ausiliarie addette a sanificazione, disinfezione e distribuzione pasti, presso l’Hesperia Hospital per conto della Cooperativa Soc. GSA di Roma con contratto a tempo parziale involontario, nonché una paga a ribasso pari al 25 % rispetto al contratto di settore della sanità privata, lavorano in una situazione che presenta numerosi disagi riferiti all’orario di lavoro.
Questo, infatti, da più di 2 anni, viene spesso modificato nel corso del mese corrente sia per l’emergenza sanitaria covid sia per disfunzioni nell’organizzazione di lavoro, oltre al taglio dei tempi di lavoro che ha portato ad un aumento del carico di lavoro stesso. Diverse lavoratrici hanno vissuto parecchi cambi di gestione/appalti e lavorano nel cantiere di Hesperia Hospital da più di 15 anni. Le suddette lavoratrici per etica professionale e senso di responsabilità nello svolgimento del servizio, sono costrette talvolta al doppio turno vista la mancata pianificazione delle sostituzioni delle assenze programmate o improvvise durante il turno di lavoro. Tale situazione mette in grossa difficoltà le lavoratrici nel conciliare l’obbligo famigliare e quello lavorativo. La Società cooperativa Gestione Servizi Ausiliari usa il contratto a tempo parziale senza definire nella lettera di assunzione l’orario di lavoro o le fasce orarie prestabilite come previsto della normativa e dal Ccnl e questo porta le lavoratrici a essere sempre a disposizione: possiamo chiamarlo un contratto flessibile a costo zero. Come se questo non bastasse GSA nega il diritto al pagamento dell’assemblea sindacale per i lavoratori che hanno partecipato pur essendo fuori orario di lavoro in violazione del Ccnl Coop Sociali, oltre ad ostacolare l’ attività sindacale del diritto di informazione e confronto tra le parti. Stamattina le lavoratrici della Società cooperativa Gestione Servizi Ausiliari insieme ai sindacati FP Cgil e Fpl Uil sono stati convocati presso la prefettura di Modena per lo stato di agitazione preannunciato lo scorso 3 ottobre per vedersi riconosciuto il rispetto dei loro diritti. Lo stato di agitazione è stato temporaneamente sospeso per l’impegno della Cooperativa a rivedere le lettere di assunzione delle lavoratrici sull’articolazione oraria, i livelli di inquadramento, e per consegnare il piano di lavoro e il mansionario delle lavoratrici alle organizzazioni sindacali. La Cooperativa si è inoltre impegnata ad applicare l’accordo regionale Coop Sociali 2021 sui tempi di vestizione e a dare piena applicazione all’accordo provinciale. I sindacati Fp Cgil e Fpl Uil, insieme alle lavoratrici, sono pronti allo sciopero nel caso in cui gli impegni non siano rispettati entro un mese.
Mohcine El Arrag, Fp Cgil Modena
Paola Savigni, Fpl Uil Modena e Reggio Emilia