Una manovra finanziaria 2023 da cestinare
Data di pubblicazione: 24/12/2022 12:00Una manovra economica finanziaria per il 2023 da cestinare
Una manovra economica da cestinare. Fatta salva la tutela degli evasori, l’aiuto alle partite IVA e agli autonomi per il resto si è’ preferito ancora una volta penalizzare chi in questo paese da sempre paga le tasse fino all’ultimo centesimo. Briciole alle famiglie, ai lavoratori e addirittura togliere la legittima rivalutazione alle pensioni superiori a quattro volte il minimo. Tutto questo dimostra che il governo di centro destra ha in testa un paese che privilegia i forti e si accanisce sui deboli a partire dal reddito di cittadinanza. Votato a suon di fiducia, pasticciato nei provvedimenti al punto che è stato impedito alle opposizioni di svolgere il proprio ruolo istituzionale in parlamento. La manovra che approveranno entro la fine anno è un’offesa ai principi di equità e giustizia. Premia gli evasori, semina condoni, punisce la povertà riducendo del 20 per cento le risorse per contrastarla, reintroduce i voucher sino a 10mila euro e così alimenta nuova precarietà, taglia la spesa per la sanità pubblica e lascia il PNRR in una incertezza sui fondi che dovremmo ancora ricevere dall’Europa, nulla su investimenti e produttività. Tolgono persino il termine “congrua” all’offerta di un impiego rivolto ai percettori del reddito di cittadinanza e votano per errore un emendamento che sfora i saldi per 450 milioni. In compenso danno il via libera a chi voglia sparare a un cinghiale a Villa Borghese e cucinarselo a cena! Inascoltate le proteste e le proposte del sindacato, si è’ partorito il peggior testo mai immaginato. Ma non finisce qui. Il sindacato non starà’ in silenzio o immobile.
Luigi Tollari Coordinatore UIL Modena e Reggio Emilia