La UIL si oppone alla cessione di quote di Hera da parte del Comuni
Data di pubblicazione: 11/04/2015 10:00COMUNICATO SINDACALE UIL SULLA PRIVATIZZAZIONE DI HERA
Il Segretario Generale della CST UIL di Modena e Reggio Emilia ritiene assolutamente infondate le motivazioni che hanno portato i Comuni che fanno riferimento al colosso dell’Energia Hera, a cedere importanti quote in capo al pubblico, portando la loro quota dal 51 al 38%.
Siamo pertanto molto preoccupati per le ricadute inevitabili che queste privatizzazioni potranno avere sia sui livelli occupazionali, sia sui costi e la qualità del servizio. Per i Comuni, reduci dall’accordo con il Governo, non vi sono tra l’altro motivazioni di far cassa a tutti i costi.
Non siamo assolutamente convinti neanche nel metodo con i quali è stata data comunicazione alle Organizzazioni Sindacali. Una nota sulla quale vi era scritto che le decisioni erano già state prese e non vi era spazio per discutere. Tutto ciò significa per la nostra Organizzazione, forte di parecchi consensi, in termine di iscritti e delegati attivi nella nostra regione, di avviare una fase di confronto e mobilitazione che partirà da una prima iniziativa di assemblea regionale col Segretario Generale Nazionale della UIL Carmelo Barbagallo.
Per quel che riguarda il nostro territorio invitiamo il Sindaco Muzzarelli e i Sindaci interessati a riconsiderare la cessione di quote perché pare sempre più evidente la perdita di potere e di controllo che la nostra provincia sta già soffrendo nei servizi a causa delle scelte accentratrici che privilegiano altri comuni e altri centri di appalto.
Luigi TOLLARI
Segretario Generale CST UIL MODENA E REGGIO EMILIA