Presidente Elkann: FCA MASERATI CNH FERRARI togliere le preoccupazioni e avanti con gli investmenti nel solco tracciato da Sergio Marchionne
Data di pubblicazione: 22/07/2018 10:00LA UIL E LA UILM DI MODENA CHIEDONO AL PRESIDENTE JOHN ELKANN di continuare nel solco piano industriale delineato da Sergio Marchionne il 1° giugno scorso.
Il segretario generale della UIL Luigi Tollari e il segretario generale della UILM di Modena Alberto Zanetti, esprimono in una nota la vicinanza ai familiari del presidente Sergio Marchionne e la preoccupazione per il suo stato di salute. Come sindacato spesso abbiamo discusso le difficili scelte operate e il contesto di crisi in cui versava il più importante gruppo manifatturiero operante nel nostro paese, ma una cosa gli abbiamo sempre riconosciuto: la valorizzazione degli stabilimenti produttivi in Italia e a Modena in particolare con gli investimenti che ha fatto in questi anni in Maserati, Cnhi e Ferrari. Pur non avendolo conosciuto personalmente, tramite i suoi collaboratori più stretti che operano negli stabilimenti modenesi, abbiamo sempre potuto apprezzare la coerenza di ciò che ci veniva detto al tavolo e la conferma delle scelte fatte.
Ora non è tempo di distinguo: su Sergio Marchionne scriveranno trattati di economia e di moderne relazioni sindacali negli anni a venire . A noi interessa la continuità del suo progetto che per gli stabilimenti modenesi ha significato una crescita importante negli anni della sua presidenza. A Maserati le nuove vetture previste nel piano e non ancora assegnate, a Ferrari la conferma del marchio leader nel mondo e la crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo, in CNH l’arrivo di nuove lavorazioni e macchinari capaci di farci mantenere la leadership della componentistica per trattori.
Ci rendiamo conto che il cambiamento repentino e l’accelerazione con cui sono maturati gli ultimi eventi lascino in tutti noi e nei lavoratori del gruppo un senso di profonda preoccupazione. Come sindacato maggiormente rappresentativo della realtà modenese, forte di oltre 6500 dipendenti assunti e di un incalcolabile indotto e ricchezza, dovremo assicurarci che alla preoccupazione si dovrà sostituire la certezza che le scelte saranno fatte nell’interesse del territorio e dei lavoratori.
LUIGI TOLLARI
Seg.Gen.UIL Modena e Reggio Emilia
ALBERTO ZANETTI
Seg.Gen.UILM Modena